Chi trova un amico trova un tesoro

La settimana scorsa il mio compagno mi ha lasciato e sono rimasto solo... solo! Avete capito?
Volevo urlare la mia solitudine, ma mi mancavano le parole.
Speravo in uno sguardo di comprensione, ma la tristezza mi aveva appannato gli occhi.
Cercavo un appoggio o un’attenzione da qualche parte, ma esistono gesti per sanare tale amarezza?

Ci pensavo e ci ripensavo, fino a torturarmi nell’intimo ed a perdere il sonno e l’appetito.
Come mai? Cosa è successo? Era ancora amicizia la nostra?
Sì, pareva un’amicizia bella come una rosa. Ma era vuota!
Non saremmo mai morti l’uno per l’altro!
Non eravamo per niente responsabili del nostro legame.

Ti prego, Signore, non lasciarmi in fondo al tunnel del mio sconforto!
Fatti presente, perché tu sei l’Amico fedele.
Quando dai la tua Parola, non ti tiri mai indietro.

Ti prego, Signore, spalanca la porta blindata dei miei rancori.
Converti il mio cuore perché sia di nuovo accogliente al dono dell’Incontro e dell’Amicizia,
Fammi trovare la persona giusta,
con le orecchie per accogliere il mio sfogo,
con lo sguardo solare per irradiarmi della sua vitalità,
con i piedi per camminare al mio fianco.

Ti prego, Signore, dammi la forza di rispondere ad un tale dono
con la fedeltà della mia presenza ed il rispetto della sua persona,
nei giorni di sole, quando il cuore è in festa e tutto canta,
ma anche nel grigio della nebbia, quando non si vede e non si capisce più niente
ma si sa che, oltre il visibile, qualcuno è presente con la sua costanza,
perché l’essenziale è invisibile agli occhi... E ciò mi basta!

Allora il Signore mi rispose:
“Chi trova un amico fedele, trova un tesoro.
Per un amico fedele, non c’è prezzo.
Un amico fedele è balsamo di vita.

Lo troveranno quanti amano il Signore”. (Siracide 6, 14-17)

 

Padre Etienne 

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