Davide e Golia

 

E’ domenica pomeriggio.
Il Reparto scout sta tornando dall’uscita in montagna.
I ragazzi hanno invaso il compartimento del treno con i loro zaini e i loro canti.
Sono carichi,
chiassosi al massimo
traboccanti di gioia!
Hanno intrecciato l’ebbrezza della loro amicizia in un’unica Comunità fatta di fratelli e sorelle per sempre!
La felicità è alle stelle e schizza dai loro occhi!

E’ domenica notte.
Passeggio davanti alla sala giochi.
Vedo qualche ragazzo, solo, davanti al proprio gioco.
Ha pagato per poter scaricare la rabbia interiore nello sfogo con una macchina fredda.
Ognuno gioca e dialoga, solitario, con un partner muto, sordo e senza cuore.
Fuori, sul marciapiede, tre o quattro ragazzini fumano per giocare a fare i grandi.
Uno di loro è seduto, la birra in mano, gli occhi persi verso un orizzonte lontano e vuoto.
Ormai ha perso al gioco della vita!

Il contrasto è clamoroso!
Una società ricca e facile vuole cibare con l’Avere dei giovani affamati di Essere.
Il dio denaro offre divertimenti immediati, allettanti o estremi.
Basta pagare! E subito tutto pronto per l’uso,
tutti accompagnati,
tutti assicurati,
tutti divertiti
tutti appagati!
Ogni sport, ogni attività, ogni creatività, è stata ridotta a consumo, senza nessun impegno personale.

E’ il nostro mondo moderno, la nostra società.
E’ la società-Golia, talmente simile a questo famoso soldato, allenato per la battaglia con elmo di bronzo, corazza, spada, lancia e asta.
E’ la società-Golia, alla quale non manca niente perché ha tutto per vincere: potere politico, strutture ricchissime, organizzazione nazionali e europee, pressioni mediatiche...
E’ la società-Golia, complessa e complicata, potente e troppo pesante, dove domina il successo egoista e materialista al punto di ignorare o disprezzare il giovane che non aspetta altro che vivere e trovare un senso alla propria vita.

Di fronte alla potente società-Golia, s’infila il giovane Davide mezzo nudo, con una sola bisaccia e cinque ciottoli trovati nel torrente.
Di certo la battaglia è disuguale!
La sua sconfitta è imminente!
Il piccolo Davide sarà ucciso!
L’ha detto il forte Golia: “Fatti avanti e darò le tue carni agli uccelli del cielo e alle bestie selvatiche”. (1Samuele 17, 44)
Ma la risposta di Davide spiazza e disarma l’arroganza della la società-Golia: “Tu vieni a me con la spada, con la lancia e l’asta. Io vengo a te nel Nome del Signore degli eserciti che tu hai insultato!” (1Samuele 17, 45)

Signore, eccomi davanti a te.
Come Davide, sono piccolo, debole e inesperto di fronte alla potente società-Golia.
Quante volte la gente mi ha preso in giro quando tornavo in uniforme dall’uscita Scout?
Quante volte mi tocca discutere a denti stretti con i miei familiari che non capiscono le mie scelte?
Quante volte all’università o al lavoro mi sento straniero perché seguo dei valori che fanno ridere tutti gli altri?
Ma come Davide mi affido pienamente a Te perché “molte sono le prove del giusto, ma lo libera da tutte il Signore”. (Salmo 33, 20)
Sei tu che addestri le mie mani alla battaglia quando infilo la mano nella bisaccia per tirare fuori i cinque ciottoli:
il ciottolo della Natura vissuta con l’essenzialità, con il rischio dell’Avventura e la fatica della Strada;
il ciottolo della Comunità, scuola gioiosa e sofferta di vita condivisa tra ragazzi animati dallo stesso ideale;
il ciottolo dell’impegno scout e della Promessa fedele, costi quel che costi, per essere presente con tutto me stesso alle attività della Comunità;
il ciottolo del Servizio, quella disponibilità generosa per andare incontro coraggiosamente e gratuitamente alle necessità degli altri;
il ciottolo della Fede, tuo Dono per dare luce e forza alle mie scelte di vita.

Signore, sei la mia forza e il mio canto perché con la Tua fionda ho colpito l’arroganza della società-Golia che minacciava e scoraggiava!
“Questa è la vittoria che ha sconfitto il Mondo, la nostra Fede!” (1 Giovanni 5, 4)

Non smetterò più di percorrere con Te questa Via che porta alla Felicità e alla Vita!

 

Padre Etienne

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