Costruire i ‘ponti’ della comunicazione

 

 

Mi ricordo di un villaggio in fondo ad una vallata.
Il paese era attraversato da un fiume che scendeva dalle alte cime.
Sopra il grosso ruscello c’era un vecchio ponte.
Un arco ne scavalcava la separazione per stringere le due sponde nella comunione.
Ogni giorno, gli abitanti dell’una e dell’altra riva venivano, andavano, si scambiavano, comunicavano.
Ma un giorno di novembre venne una violenta piena.
Nel loro impeto, le acque furiose minarono le fondamenta dell’arco!
Per evitare il peggio, il sindaco mandò i vigili a bloccare l’accesso con le transenne.
Il piccolo villaggio era tagliato in due.
Niente più comunicazione. Solo separazione e freddo isolamento!

Signore, gli uomini che hai creato sono un po’ come Te!
Come Te, sono desiderosi di comunione per apprezzare la gioia di stare insieme.
Per questo costruiscono i ‘ponti’ della comunicazione, per scavalcare le distanze e le separazioni.
Per scambiarsi. Per arricchirsi. Per stringersi in relazioni fiduciose e aprirsi senza difesa all’altro.
Ma se venissero a mancare i ‘ponti’ della comunicazione, l’uomo smarrirebbe la sua bella vocazione all’amore, al dono, alla comunione e alla vita!
L’uomo non è infatti stato creato per la mortale solitudine e il pesante isolamento!


Signore, se mi permetti, ti vorrei dire che la tua creatura preferita - l’uomo - è un po’ strana!
L’hai posto in bilico tra due orizzonti, quello dello spirito e quello del corpo.
All’uomo adesso non resta altro che ingegnarsi e inventare dei ‘ponti’ per poter tradurre i suoi pensieri più intimi in un linguaggio fatto di segni sensibili.
E’ questa l’arte di comunicare: cioè trasmettere e ricevere messaggi spirituali con tutta la fantasia dei segni, delle espressioni, delle tecniche moderne per raggiungere l’altro nel suo cuore!
Ma quanta accuratezza ci vuole perché tutti i passaggi della comunicazione funzionino come un ingranaggio perfetto!
Aver chiaro quello che si deve dire... non è cosa da poco!
Trovare le modalità di espressione che corrispondano a ciò che si è pensato e che esprimano con esattezza il pensiero... vuol dire essere comunicativi!
Inventare una via di trasmissione che non sia ostacolata né interrotta da qualsiasi disturbo... è quasi impossibile con il moltiplicarsi dei mezzi di comunicazione moderni che creano tante interferenze!
Assicurarsi che l’altra persona sia in grado di ricevere il messaggio... non è sempre evidente a causa del continuo chiasso!
Sperare che il pensiero originale sia stato accolto, ben capito e assimilato... se è così, si è fatto un miracolo!
... solo allora il ‘ponte’ della comunicazione diventa relazione, apertura generosa e strumento di comunione perché l’unico messaggio è ormai condiviso da più persone.

Signore, perché spesso s’infila il granellino della zizzania nei tanti passaggi della comunicazione?
Sarà forse per le difficoltà nel tradurre il messaggio spirituale con segni materiali?
O piuttosto sarà a causa dell’Invidioso che non sopporta la felicità degli uomini?
Che sia lui a sabotare i ‘ponti’ della comunicazione? A scuotere le fondamenta delle relazioni?
A porre degli ostacoli? A opporre le persone tra di loro per... isolarle?
E tutte le volte si può leggere in fondo alla divisione la sua schifosa firma: ‘diabolos’!


Signore, mi hanno insegnato che sei un ‘Dio nascosto’ e invisibile!
Troppo spesso mi lamento della tua assenza.
Quanto è pesante sentirmi dimenticato e abbandonato come se fossi solo!
Sembra che tu non abbia voglia di comunicare con me per attirarmi nella tua Comunione!
Sei decisamente troppo Alto! Troppo Lontano! Troppo Spirituale! Troppo Inaccessibile!
E io, che sono fatto di carne, con occhi di carne, cerco invano il volto nascosto di un Padre che sta nei Cieli!

Amico, figlio del mio amore, non scoraggiarti!
Non ce la faccio proprio a stare lontano da te.
Mi è assolutamente impossibile perché va contro la mia natura.
Il mio Nome è ‘Emanuele’ cioè ‘Dio-con-noi’... con te!
Ho più bisogno di te rispetto a quanto tu abbia bisogno di me.
Per venirti incontro, sono sceso nel tuo mondo e mi sono vestito di carne.
Senza lasciare la riva della divinità, ho fatto un ‘ponte’ che appoggia sulla riva della tua umanità: e questo ‘Ponte’ è Gesù Cristo!
Su, non startene con le mani in mano. Vieni a me e cammina sui ‘ponti’ che ho fatto per te: sono i miei Sacramenti.
Ogni volta che ne tocchi il segno sensibile con fede (nell’acqua, nel pane, nel vino...), ricevi il dono spirituale della mia presenza.


E adesso, vai!
Costruisci anche tu i ‘ponti’ della comunicazione per aprirti agli uomini, tuoi fratelli e a me, tuo Dio!

 

Padre Etienne 

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