La bocca aperta sulla comunione

 

Questa sera facciamo festa!

Signore, ti ringrazio per l’abbondanza dei tuoi doni!
La tavola è imbandita con i cibi migliori.
Mi sono servito ed ho mangiato con appetito.
O Beata bocca che ha gustato, masticato, assimilato questo cibo per portarlo alla comunione con me!
Non era che un semplice nutrimento quotidiano, frutto della terra e del lavoro degli uomini.
Ora quel cibo è diventato me!
Quale fantastico salto di qualità che porta la materia inerme a diventare uomo, immagine di Dio!

Signore, ti ringrazio per le persone incontrate attorno a questa tavola di festa.
Insieme abbiamo parlato di tutto e di tutti.
O Beata bocca, aperta come una porta per dire parole, ascoltate da due orecchie ed accolte da un cuore, fino all’intima comunione dei sentimenti.

Signore, ti ringrazio per questa allegra compagnia.
Quando ci siamo ritrovati, eravamo ancora stranieri, ognuno veniva da lontano con le proprie preoccupazioni.
Ma il canto ci ha riavvicinati!
O Beate bocche che si sono aperte e chiuse insieme, al ritmo della musica.
Adesso siamo diventati una Comunità di amici perché le nostre bocche ci hanno stretti nella comunione!

Signore, ti ringrazio per l’amore che hai messo nel cuore dell’uomo!
Per trasmettere quest’amore ci offriamo gesti ricchi di significato:
il calore di un abbraccio, la tenerezza di una carezza rispettosa,
il bacio di due bocche innamorate che si aprono per dare e ricevere amore.
O Beata bocca che conduci due persone che si amano a diventare una cosa sola!
Tu in me ed io in te. E’ la comunione di due corpi in un solo cuore!
Grande gesto del bacio!
E’ carico di un gusto quasi eterno nell’intensità della presenza!
E’ un delicatissimo e fragile gesto che svanisce nel tempo che passa
o che reca solo disgusto e amarezza quando non è vissuto nella verità dell’amore!

Signore, ti prego di condurmi da questa tavola di amici, alla Tua Tavola dove Ti dai come cibo.
“Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui” (Giovanni 6, 56).
O Beata bocca attraverso cui Dio si lascia mangiare per vivere in noi!
Altro fantastico salto di qualità che permette, non solo al cibo inerme di diventare uomo, ma all’uomo di diventare Dio!
E’ la Comunione per eccellenza.

 

Padre Etienne

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