La maschera

 

E’ il tempo del Carnevale, è il tempo della festa!
Le belle ragazze sono travestite con abiti colorati e sorprendenti,
e i ragazzi portano sfarzosi cappelli e maschere originali.
Piazze, strade, viuzze e locali sono strapiene di gente... Allegria per tutti!
Musica, danze, chiacchiere, fumo e bibite... Solo divertimento!
Ogni piacere ha un sapore unico e inebriante... Eccitante!
E’ l’estasi del momento presente... Per dimenticare!
Ognuno però si nasconde dietro alla propria maschera per approfittare dell’altro,
senza mai rivelare niente di se stesso... un po’ alla maniera dei ladri di felicità!
Fino a tardi nella notte, si sono tutti divertiti come pazzi!


La mattina però, ognuno per conto suo, ha dovuto fare i propri conti con la serata!
Le apparenze e le ipocrisie della notte sono svanite con la luce di un giorno nuovo.
Caduta la maschera, si vedono degli occhi, pieni di stanchezza, di vuoto e di tristezza.
Non è rimasto altro che colpevoli ricordi,
la passione di un amore effimero,
le carezze disoneste,
i baci rubati,
il piacere di corpi sovraeccitati e intimi.
Adesso delle fitte pesanti feriscono una coscienza nauseata per aver esagerato!
Dopo le feste, sono avanzate le sole ceneri di maschere bruciate.
Signore, non oso alzare gli occhi verso di te, perché ho nella testa solo incubo e disgusto per gli eccessi commessi.


Amico, figlio del mio amore, non avere paura di fare i conti con le tue ceneri e la tua miseria.
Il fango e lo sozzo hanno sporcato fino all’intimo della tua anima.
Ma non esiste peccato troppo grande per me.
Te lo dico ancora stamattina: “Su! Convertiti e credi al Vangelo!”. E guarda a me!
Il soffio del mio Spirito Santo caccerà la tua vergogna.
Allora sotto le ceneri, la brace ricomincerà a rosseggiare!
Un fuoco nuovo si alzerà dalle ceneri della tua maschera.
Per fiammeggiare di un amore vero, puro e generoso, quello di Dio.
“Beati i cuori puri perché vedranno Dio!”.

 

Padre Etienne