Maledetta mosca!

 

Stanco della strada, mi sono sdraiato nell’erba fitta, all’ombra di un ulivo.
Dolci momenti per gustare le carezze inebrianti del vento sotto il cielo azzurro!
Mi sono abbandonato nelle braccia del sonno per una dolce pennichella!

All’inizio, non si è fatta sentire, ma ho intuito la sua noia sulla fronte.
Istintivamente ho mosso la mano per trovare la calma!
E’ durato poco, non abbastanza per apprezzare  i primi segni dell’inconscio.
Questa volta camminava sul braccio che ho mosso forte per avere pace.
Ma eccola di nuovo sul mio naso, tranquilla nella sua sfrontatezza!
Non bastano le mie smorfie per allontanarla definitivamente.
Va e viene, insolente e divertita dal mio nervosismo crescente.
“Maledetta mosca” – dissi - quando aprii gli occhi!
Con abbondanza di gesti, la scacciai.
Inutili  sforzi! Era lì, sempre lì con il suo ronzio di mosca nera a girare attorno a me.
“Maledetta  mosca, tentatrice, mi hai rubato il riposo!”

Signore, quante volte mi è successo di volermi riposare all’ombra delle tue ali per trovare pace!
Poi, ecco la tentazione che sta in agguato, mi segue, m’invade per rubarmi la tua preziosa presenza.
Volevo pregare, ascoltare la tua Parola, invece devo lottare per allontanare la tentazione che ronza tutt’attorno a me, persuasiva e sensuale.
Si erge seduttrice anche nei miei pensieri più intimi.
Non so più cosa fare e dove andare.
Vorrei scappare da lei, ma mi corre sempre dietro come un’ossessionata.
Vorrei andare lontano da lei, ma rischierei di perdere la tua Presenza.
Signore, vieni in mio aiuto!

Figlio mio, le tentazioni sono come le mosche: sono terribilmente noiose!
Si fanno vive quando meno le aspettiamo.
Vanno e vengono con la seduzione della menzogna .
Si intrufolano nei pensieri più belli per sporcarli e rovinarli.
Non lasciarti abbattere dalle loro lusinghe: sarebbe la loro vittoria!
Non mollare la tua scelta di stare vicino me: sarebbe la tua disfatta!

E’ l’ora della tua tentazione. Ma è anche l’ora della preghiera intensa e faticosa!
“Vegliate e pregate per non cadere in tentazione!” (Matteo 26, 41)
Non confidare nelle tue forze, ma solamente in me.
Ciò che conta, adesso, è perseverare nella fede, senza mollare!
Dopo la tempesta, verrà la bonaccia:
“Pietro disse: ‘Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque’.
Egli disse: ‘Vieni!’. Pietro si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù.
Ma per la violenza del vento si impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: ‘Signore, salvami!’.
Subito Gesù stese la mano, lo afferrò e gli disse: ‘Uomo di poca fede, perché hai dubitato?’

Appena saliti nella barca, il vento cessò” (Matteo 14, 28-32).

 

Padre Etienne

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