Padre Nostro

 

L’altro giorno facevo deserto in mezzo alla natura.
Mentre guardavo correre le nuvole nel cielo, grossi dubbi affollavano la mia testa.

Pensavo:
Grande Sconosciuto, chi sei?
Fino a quando rimarrai distaccato dagli uomini nel tuo cielo azzurro?
Se ci sei, risveglia la tua potenza e vieni a visitare questa terra ingombrata di egoismo, di tristezza e di mali.
“Liberaci dal Male!”

Dicevo:
Sono ancora giovane e devo giocare la mia vita in scelte a volte rischiose e scomode.
Quante tentazioni però e quanti sgambetti in agguato per farmi precipitare nel Male!
Vado, troppo spesso solo, su una Strada sconosciuta della mia vita. Ho paura!
“Non ci indurre in tentazione!”

Mi chiedevo:
Ma chi sei, Tu, così lontano eppure così discretamente vicino, attento a togliere uno per uno gli ostacoli che sbarrano la Strada che mi porta a Te: anzitutto il Male, poi la tentazione e adesso il mio peccato?
“Rimetti a noi i nostri debiti…”

Non capirò mai questa tua esigenza così radicale!
“...Come noi li rimettiamo ai nostri debitori!”
Sempre pronto a fare la tua parte, se facciamo la nostra!
Non ti conosco ancora, ma questa riflessione mi fa intuire qualcosa di grande.

Mi interrogavo:
Non ti basta eliminare i pericoli nascosti sulla Strada della Vita che porta a te.
La tua delicatezza mi accompagna, nascosta ma presente, quando mi nutro del tuo Pane perché io non svenga lungo il cammino che conduce a Te.
Quante attenzioni! Che tipo di amico sei!
“Dacci oggi il nostro pane quotidiano!”

Mi sono stupito:
All’inizio non ti conoscevo.
Sei stato tu a prendere l’iniziativa, sollevandomi fino a Te e chinandoti su di me per indicarmi quale è la mia Strada per entrare nella tua Presenza.
“Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra!”

Guardavo:
So che dimori staccato nel tuo Cielo sereno, ma allo stesso tempo sei molto presente, cercando le tue delizie in mezzo a noi.
Forse sono io il grande assente?
Cercavo la tua dimora nel più profondo della mia coscienza e dicevo: “Vieni ad abitare in me perché voglio vivere con Te”.
“Venga il tuo regno”

Pregavo:
Eri a me sconosciuto, ma ti sei rivelato. Adesso mi sussurri il tuo Nome.
Quanto è bello pronunciare il Nome di una persona amata.
Fammi ‘cultore’ del tuo Nome perché la mia vita brilla dei raggi benefici del tuo Sole!
“Sia santificato il tuo Nome”

Allora, con le mani aperte verso il cielo azzurro, ti ho chiamato: “Padre Nostro!”
 ... E tu mi hai risposto: “Figlio mio!”.

 

Padre Etienne