La verità della parola!

 

~ Il tempo del fidanzamento è più che mai il tempo per imparare a parlare insieme. Finché non si è innamorati, si parla poco (si parla del più e del meno, del quotidiano e del banale…) ma quando si è accesa la fiamma dell’amore, esiste l’urgenza di parlare. Chi ama, parla! Se i fidanzati non parlano adesso, quando mai parleranno?

~ Parlare - quando si è innamorati - significa raccontarsi, cioè “rivelarsi”. È un termine splendido e carico di messaggi. Chi ama, infatti, fa la stupenda esperienza di scoprirsi, di vedersi più bello e di esistere davvero! Questa novità è tale da non poter essere taciuta. Deve essere detta, anzi gridata! La si sente come un’urgenza! Rivelandosi, la persona “toglie il velo” della propria intimità per raccontarsi, per aprirsi, per farsi vedere e per darsi... con il rischio di essere frainteso e non accolto! E’ il prezzo dell’amore però. Dio è stato il primo a mostrarci l’esempio: ha talmente tanto amato gli uomini da rivelarsi in Gesù Cristo. “Dio ha tanto amato il mondo da dare il proprio Figlio” (Giovanni 3, 16). Rivelarsi, è stato per Dio come una necessità. Ne conosceva il rischio, sapeva che non sarebbe stato creduto e nemmeno accolto dagli uomini! Il suo amore però è stato più forte.

~ Quando due persone si amano, la prima cosa che fanno è di rivelare il loro nome. Sapere il nome di una persona è farla esistere in pienezza, come se fosse una seconda creazione. Non esiste esperienza più bella che dire il nome o accogliere quello della persona amata. E’ dolce come una festa! Spesso gli innamorati si inventano anche dei soprannomi per esprimere le loro fantasie. Fanno proprio bene a soprannominarsi. E’ un modo originale per sfogare l’originalità del loro amore.

 Padre Stefano

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